islan3dmeg

 

 

ISLAND3D è un' Associazione Culturale composta da 6 Tecnici per il rilevamento 3D di Beni Culturali ed Ambientali che all'interno di essa svolgono mansioni specifiche e specializzate, professionisti che si occupano di acquisire i dati di diverso tipo che caratterizzano l'oggetto della rilevazione.

Dati che identificano e descrivono un bene culturale o ambientale. Può essere questo un monumento naturale, un sito archeologico, un centro storico, un museo nella sua struttura e contenuto, un ambiente, nel suo senso più ampio, oppure un singolo oggetto o un' insieme di informazioni strutturate.

Ed è possibile grazie alla tecnologia oggi disponibile riprodurlo in modello da visualizzare con i moderni visori 3D sotto forma di oggetto tridimensionale virtuale, di tour panoramico con vista a 360°, inserirlo in filmati educational da proiettare, o visualizzare tali dati su specifiche carte tematiche. Gli strumenti che vengono adoperati sono: camere digitali, videocamere, camere a 360", laser scanner e l'A.P.R. o volgarmente conosciuto come DRONE. Tutti questi mezzi sono adoperati per il rilevamento, seguendo i dettami della fotogrammetria o aerofotogrammetria. Sono anche utilizzati software di inquadramento ricostruttivo e di modellazione.

Il progetto che qui presentiamo non è altro se non il completamento di uno studio di questo tipo applicato ad un monumento archeologico nella fattispecie il tempio a megaron A di Romanzesu e la capanna attigua identificata come vano n°4, sicuramente una struttura di servizio del tempio. Dai dati raccolti si è proceduto a ricavare una base, per la ricostruzione delle parti che ormai il passare del tempo e l'opera dell'uomo avevano danneggiato. Non è stato un lavoro facile, nè breve, abbiamo avuto dubbi su come impostare le ricostruzioni, e ad ogni passo si presentavano scelte da compiere.

Visualizzare e rendere comprensibili le tre fasi costruttive del tempio, stabilire l'inclinazione del tetto (che non e' altro che una media ponderata tra quella della fonte sacra di Su Tempiesu di Orune e il tetto del modellino bronzeo di nuraghe e tempio di Ittireddu), tipo di travatura del tetto, la sua lavorazione e la copertura del medesimo.

Altre scelte abbiamo operato per quanto riguarda l'ambientazione interna, il cinghiale, il toro dalle lunghe corna ecc. Immaginando che le deposizioni delle offerte fossero avvenute in tempi diversi, i bronzi sono più lucidi o ossidati a seconda della quantita di tempo trascorso dalla loro esposizione nel tempio. I piu attenti noteranno anche che le dimensioni di alcuni oggetti ricostruiti all'interno del tempio sono enfatizzate, come il bronzetto del capo o la navicella o le lucerne. Sono tutte scelte che abbiamo valutato per una più semplice fruizione del prodotto.

@island3d

VISITA IL TEMPIO E LA CAPANNA IN 3D

 

Island3D

Via Attilio Deffenu 128/c 08021 Bitti (NU)

3280718341

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* Per la descrizione analitica del Tempio a megaron "A" vedi scheda relativa nell’applicazione Romanzesu audio-tour-Izi travel:

>> APP ROMANZESU VILLAGGIO NURAGICO

@ Coop Istelai

Museo della Civiltà Pastorale e Contadina

TRE 

L’allestimento museale comprende nove sale distribuite su due piani espositivi all’interno di una struttura, nel passato un vecchio rione, che riproduce in modo fedele l’architettura della casa tradizionale bittese con il portico e le scale in granito, il pavimento e il soffitto in legno.

Numerosi oggetti, ben studiati e combinati, permettono di compiere un suggestivo percorso rievocando gli antichi modi di vivere e i vari momenti

SaLama

di lavoro. Nel piano superiore, la zona abitativa evoca usi e abitudini (s’istanzia ‘e vonu e la cucina), credenze e superstizioni (stanza dedicata alle chiese e camera da letto), il ciclo della panificazione, il cui prodotto, il tipico pane carasatu, rappresentava una delle principali fonti di sostentamento.

MesucartedduNel piano inferiore, utensili dalle fogge diverse illustrano il lavoro e la fatica dell’uomo.  Aratri, falci, paiuoli e il maestoso carro rendono memoria del faticoso lavoro del pastore e del contadino. Una particolare attenzione meritano gli arnesi e strumenti adoperati dal calzolaio e dal fabbro. Il percorso continua con una stanza, impreziosita da un arco di granito, che ospita gli strumenti della filatura (fuso, conocchia, pettini per cardare, arcolaio) e della

macinacaff

tessitura (telaio orizzontale). In esposizione alcune vressatas, antiche coperte tessute su telaio verticale, produzione di un’arte tutta femminile.

RTYLa visita al Museo della Civiltà Pastorale e Contadina, ospitato in un caratteristico scorcio del paese, nell’antico quartiere di Monte Mannu, a pochi passi dalla chiesa parrocchiale, è un momento di arricchimento culturale e di riscoperta di antichi valori.

 

 

 

ORARI APERTURA MUSEO

ORARIO INVERNALE DI APERTURA

dal Martedì alla Domenica:

Mattino: ore 9.30 - 12.30

Pomeriggio: ore 14.30 - 17.30

ORARIO ESTIVO DI APERTURA

dal Martedì alla Domenica:

Mattino: ore 9.30 - 12.30

Pomeriggio: ore 15.00 - 18.00

* Chiusura: Lunedì

TARIFFE MUSEI

Biglietto intero € 4

Biglietto ridotto (9-18 anni e portatori di handicap) € 3

Biglietto unico (per singola persona) visita musei Civiltà Pastorale e Contadina/Multimediale Canto a Tenore/Romanzesu € 7

Gruppi organizzati e scolaresche (minimo 9 persone) € 2

Biglietto unico gruppi e scolaresche (minimo 9 persone - musei Civiltà Contadino Pastorale/Multimediale Canto a Tenore/Romanzesu) € 5

Bambini fino a 8 anni - ingresso gratuito

 

© Coop Istelai, Via Mameli, 52 - 08021 Bitti (NU) Sardegna - IT

Tel: 0784 414314 - 333 3211346 - 333 2371759

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logo museo Il Museo Multimediale del Canto a Tenore costituisce una realtà davvero singolare, attraverso la quale, grazie alle tecnologie più moderne, è possibile conoscere un tipo di canto unico al mondo proclamato “Capolavoro del Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità” dall’UNESCO e che rappresenta l’espressione culturale di un’ampia parte della Sardegna. remunnulocuOspitata in un’ala del Museo della Civiltà pastorale e contadina, grazie all’impegno dell’Amministrazione Comunale di Bitti, nell’estate 2005 sorge una struttura che ha come obiettivo lo studio e la valorizzazione delle diverse tradizioni di canto a tenore presenti nell’isola, un centro di ricerca che ambisce a diventare un luogo di riferimento per studiosi, ricercatori, gruppi di cantori, appassionati e visitatori.

Il Museo si compone di cinque sale: la prima con i “totem”, quattro colonne audiovisive poste in cerchio cosi come si dispongono per cantare i quattro tenores, oche, mesu oche, contra e bassu; la seconda con postazioni multimediali dotate  di schermo e cuffie; la terza con i numerosi CD e i visori grazie ai quali, con un’esperienza visiva a 360°, ci si può immergere nel canto attraverso la tecnologia dell’oculus; la quarta con otto videoclip che, con suoni e immagini, invitano alla scoperta dei gruppi più conosciuti. Nella quinta sala, dedicata ai balli, dove il visitatore è invitato a imitare i passi proposti in un video proiettato su parete, si ha la possibilità di toccare con mano quello che è il rapporto tra il canto a tenore e il ballo. Museo innovativo e affascinante dove la multimedialità consente di entrare nel mondo misterioso e unico di una tradizione che si perde nella notte dei tempi.   

 

 

 

ORARI APERTURA MUSEO

ORARIO INVERNALE DI APERTURA

dal Martedì alla Domenica:

Mattino: ore 9.30 - 12.30

Pomeriggio: ore 14.30 - 17.30

ORARIO ESTIVO DI APERTURA

dal Martedì alla Domenica:

Mattino: ore 9.30 - 12.30

Pomeriggio: ore 15.00 - 18.00

* Chiusura: Lunedì

 

TARIFFE MUSEI

Biglietto intero € 4

Biglietto ridotto (9-18 anni e portatori di handicap) € 3

Gruppi organizzati e scolaresche (minimo 9 persone) € 2

Biglietto unico (per singola persona) visita musei Civiltà Pastorale e Contadina/Multimediale Canto a Tenore/Romanzesu € 7

Biglietto unico gruppi e scolaresche (minimo 9 persone - musei Civiltà Contadino Pastorale/Multimediale Canto a Tenore/Romanzesu) € 5

Bambini fino a 8 anni - ingresso gratuito

 

 

© Coop Istelai, Via Mameli, 52 - 08021 Bitti (NU) Sardegna - IT

Tel: 0784 414314 - 333 3211346 - 333 2371759

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ORARI APERTURA SITO ARCHEOLOGICO*

 

34

ORARIO INVERNALE DI APERTURA:
Lunedì-Sabato: 8.30 – 13.00/14.30-18.00
Partenza visite guidate:
Mattino: ore 9.15– 10.30 –11.45
Pomeriggio: ore 14.45 - 16.00

Domenica:  9.00 – 17.00
Partenza visite guidate:
ore 9.30-10.45-12.00-13.30-14.45-16.00

 

 


 ORARIO ESTIVO DI APERTURA:

Lunedì-Sabato: 9.00 – 13.00 / 15.00 – 19.00
Partenza visite guidate:
Mattino: ore 9.15 – 10.30 – 11.45
Pomeriggio: ore 15.15 – 16.30 – 17.45

Domenica: 9.30 – 13.00 / 14.30 – 19.00
Partenza visite guidate:
Mattino: ore 9.30 – 10.30 – 11.45
Pomeriggio: ore 14.30 – 15.30 – 16.45 – 17.45


TARIFFE SITO ARCHEOLOGICO

Biglietto Intero € 6

Biglietto ridotto  (9-18 anni e portatori di handicap) € 5

Gruppi organizzati e scolaresche (minimo 9 persone) € 4

Biglietto unico (per singola persona) visita musei Civiltà Pastorale e Contadina/Multimediale Canto a Tenore/Romanzesu € 7

Biglietto unico gruppi e scolaresche (minimo 9 persone - visita musei Civiltà Pastorale e Contadina/Multimediale Canto a Tenore/Romanzesu) € 5

Bambini fino a 8 anni - ingresso gratuito


© Coop Istelai, Via Mameli, 52 - 08021 Bitti (NU) Sardegna - IT

Tel: 0784 414314 - 333 3211346 - 333 2371759

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video

Villaggio Santuario Nuragico

Un incontaminato scrigno naturale di sughere e suggestivi affioramenti granitici custodisce uno dei più preziosi ed affascinanti lasciti della civiltà nuragica: il Villaggio-Santuario di Romanzesu |Bitti (NU) Sardegna-IT|. Sette campagne di scavo effettuate tra la fine degli anni ’80 ed il 2001 hanno riportato in luce una modesta porzione della superficie archeologica residua, estesa diversi ettari, restituendo una complessità monumentale sconosciuta a buona parte dei pochi centri cerimoniali di epoca nuragica noti nell’isola. I riferimenti cronologici ad oggi disponibili fissano nel corso del XIV/XIII sec. a.C. la fase d’impianto dell’abitato nuragico, al XIII-XII sec. a.C. la sua trasformazione in villaggio-santuario ed infine agli inizi del VII sec. a.C. il momento dell’apparente abbandono. Una straordinaria ricchezza di soluzioni architettoniche caratterizza sia gli edifici sacri sia le strutture a destinazione d’uso non cultuale con, in alcuni casi, monumenti di tipologia unica o che propongono varianti inedite rispetto a quanto già documentato altrove. Le architetture utilizzano in modo pressoché esclusivo il granito locale e pur senza riproporre le raffinate tessiture murarie della fonte sacra di Su Tempiesu, del pozzo di Santa Cristina o di altri edifici in opera cosiddetta isodoma, sono di grande impatto visivo e affascinano per l’originalità progettuale e per la complessità e le dimensioni dell’esperienza costruttiva. Il cuore monumentale di Romanzesu è costituito dal tempio a pozzo con annesso uno straordinario allestimento articolato in più ambienti gradonati che definiscono con accenti di evidente teatralità lo spazio cerimoniale per riti collettivi legati al culto delle acque. Due tempietti a pianta rettangolare del tipo cosiddetto a megaron, un grande recinto sub-ellittico con sacello centrale e probabile percorso rituale “labirintico” incentrato su ingressi sfalsati e infine un’ulteriore struttura a pianta rettangolare associata a tre betili, connessa forse ad un culto eroico e legata ad un eccezionale rinvenimento di perle d’ambra, completano il panorama degli edifici sacri di Romanzesu. Capanne a pianta circolare e ovoidale, una grande abitazione con tre ambienti aperti su un cortile comune, cinque grandi capanne delle riunioni con sedile perimetrale e in due casi con focolare centrale forniscono infine le prime indicazioni su un vasto tessuto insediativo dalla fisionomia ancora in gran parte indistinta.

© 2023 Coop Istelai - Fernando Posi